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Dopo le rinunce di Cannes e Marsiglia, quello di Genova è stato il primo Salone Nautico a riaprire le porte al pubblico: il primo ottobre è stato inaugurato il 60esimo Salone Nautico di Genova, aperto fino al 6 ottobre.

Una serie di misure atte a contrastare il pericolo di contagio ne hanno reso più sicura la visita: una  superficie di esposizione di 20 mila metri quadri quasi tutti all’aperto, corridoi più larghi, percorsi differenziati, biglietti acquistabili solo online, misurazione della temperatura all’ingresso.

All’inaugurazione erano presenti il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, il presidente di Ucina -Confindustria Nautica – Saverio Cecchi, il presidente della Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci. “Oggi tutto il mondo ci guarda – ha detto Cecchi – il 60esimo salone internazionale di Genova assume un significato speciale per le nostre aziende e per la nostra filiera perchè oggi Genova diventa la capitale europea della nautica, e io direi anche del mondo. Oggi dimostriamo all’Europa e al mondo il saper fare italiano. Spostare la data (da settembre a ottobre – ndr) ci ha permesso di organizzare la task force e presentare un protocollo di 180 pagine al comitato tecnico scientifico. Non potevamo non provarci. Ho sentito un abbraccio, Genova voleva il salone, tutti volevamo il salone per dimostrare quanto siamo bravi e questo mi inorgoglisce”. “Credo che il Salone Nautico sia la dimostrazione di come la filiera imprenditoriale della nautica sia stata capace di reagire – ha commentato il ministro De Micheli – Oggi qui celebriamo la capacità di resistere ma anche di rilanciare, perchè essere l’unico salone che si celebra nel mondo dimostra che c’è una forza intrinseca di questa filiera che si dimostra anche e soprattutto in queste occasioni. “Il salone non si è mai fermato, il salone non si ferma mai. Noi genovesi non ci fermiamo mai”, sintetizza il sindaco Bucci. Mentre Giovanni Toti ricorda che “il salone di Genova suo malgrado per la seconda volta è diventato un simbolo. Eravamo qua nell’estate del 2018 subito dopo il crollo del Morandi, per dire che Genova la Liguria non si sarebbero fermate sebbene attonite. Ora siamo qua per la seconda volta a dire che il mondo produttivo, i porti, non si fermano neppure di fronte al Covid e all’emergenza”.

Le cifre indicano una crescita del fatturato del 12% nel 2019 rispetto al 2018, per un totale di 4,78 miliardi di euro (3,08 determinati dalla cantieristica, 1,29 dagli accessori) e un effetto derivante dall’emergenza sanitaria che, pur dopo le difficoltà dei mesi passati, sembrerebbe ora meno severo grazie al progressivo aumento di produzione e vendite.

L’eccellenza italiana trionfa ancora sul resto del mondo, la spinta per fare sempre meglio e di più, con professionalità e tenacia.