L’economia globale, compresa quella italiana, si riprenderanno più in fretta rispetto a quanto previsto fino a pochi mesi fa. Secondo il World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) il Pil mondiale rimbalzerà del 6% nel 2021, contro il +5,5% previsto lo scorso gennaio.
Per l’Italia il Pil è visto in crescita del 4,2% quest’anno: un netto miglioramento rispetto al +3% stimato in precedenza. Il quadro rimane meno positivo rispetto alle forecast dello scorso ottobre, quando gli effetti della seconda ondata del Covid non si erano ancora manifestati (fu prevista una crescita del 5,2%).
Per il 2022 le previsioni per l’economia mondiale sono di una crescita del 4,4%, mentre in Italia la ripresa procederà al ritmo del +3,6%. Sempre per quanto riguarda la penisola il Fmi si aspetta un rallentamento del ritmo di crescita, per arrivare al +0,8% nel 2026.
Fmi: le previsioni sul debito italiano
Mentre migliorano le previsioni sull’andamento del Pil si alleggeriscono anche quelle sul debito pubblico italiano. Il Fmi prevede un rapporto sul Pil al 155,5% nel 2020 (contro una precedente stima al 157,5%), che continuerà a crescere quest’anno al 157,1% (contro il precedente 157,5%) per poi tornare a scendere al 155,5% nel 2022. Nel 2026 il debito italiano è visto a quota 151%, comunque ben al di sopra dei livelli pre-covid.
In modo analogo, si sono ammorbidite anche le previsioni sul deficit-Pil. Nel 2020 è stato del 9,5% del Pil, mentre quest’anno si dovrebbe attestare all’8,8% e, per il 2022, al 5,5%.
Ancor più ottimismo da Bloomberg Economics
Rispetto a quelle del Fmi gli economisti di Bloomberg hanno una visione nettamente più ottimista sulla ripresa globale per l’anno in corso. Secondo le stime diffuse il 4 aprile Bloomberg Economics vede un ritmo di crescita del 6,9% “abbastanza rapida da riportare la produzione sostanzialmente sul suo percorso pre-Covid… Visto dalla prospettiva del 2021, il mondo è effettivamente sulla buona strada per una ripresa a forma di ‘V’”.
Guardando al resto dell’anno, prevediamo che la crescita globale acceleri all’1,7% nel secondo trimestre, poiché la vaccinazione delle popolazioni vulnerabili consente alle economie di riaprire e rimanere elevata all’1,4% nel terzo trimestre. Nell’ultimo periodo dell’anno, una crescita dell’1,1% mostrerà che l’economia inizierà a tornare al potenziale.