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L’ITALIA RIPARTE CON LE FIERE AUTUNNALI

La ripartenza dell’Italia è visibile anche tramite la ripresa di tante fiere nel periodo autunnale, eventi che saranno sia fisici che digitali ma che, in ogni caso,  riaccendono la speranza per una normalizzazione dei mercati italiani, poichè Il sistema fieristico nazionale rispecchia la struttura produttiva industriale del nostro paese, che trova nella specializzazione di settore e nella specificità di distretto la base per lo sviluppo della sua importanza a livello  internazionale. Non solo le fiere hanno un ingente impatto economico e socio-economico, ma sono al tempo stesso facilitatori di interazioni sociali: hanno  il potere di incanalare sinergie, creare connessioni, far girare ricchezza, conoscenza, know how.

Con  Milano Unica, la rassegna dei tessuti della filiera moda – alla cui inaugurazione ha voluto presenziare il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio –  è ripartita l’Italia del Fashion. Per i prossimi giorni sono in programma sempre più eventi, dall’occhialeria, ai gioielli, alla pelletteria e pellicceria, alle calzature, agli strumenti musicali.

L’Europa – e in particolare l’Italia – sono i mercati fieristici più promettenti e proprio dall’Italia viene lanciato un messaggio di coraggio e ripartenza con la riapertura dei cancelli delle fiere nell’era post Covid. La Fiera di Roma – poco prima del lockdown dello scorso marzo – aveva ospitato il vertice globale degli amministratori delegati di enti organizzatori di fiere nel mondo, l’Ufi Global Ceo Summit, i 100 leader mondiali del settore fieristico riuniti per analizzare strategie e opportunità del comparto.  Lo scenario più che roseo che era stato evidenziato in tale occasione  è stato inevitabilmente compromesso dal Covid-19: 134 miliardi di € di contratti non conclusi fino al secondo trimestre 2020 e una perdita di 81,6 miliardi di euro di produzione economica totale nel settore fieristico italiano sono state le pesanti ripercussioni economiche. In totale la conseguenza della sospensione degli eventi fieristici europei ha portato, per le aziende espositrici e per l’industria delle fiere,  a perdite che sono arrivate a 124,9 miliardi di euro nei primi due trimestri del 2020. La spina dorsale del settore fieristico sono le micro e piccole imprese e la mancanza di attività commerciali le stava mettendo a rischio di fallimento. Le fiere sono il principale strumento di promozione per il 75% delle imprese industriali e per l’85% delle PMI e il principale strumento di diffusione dell’immagine del nostro Paese nel mondo.

Ed è per questo motivo che la ripresa degli appuntamenti fieristici è un segnale importante di speranza: la preminenza del settore è dettagliata nei numeri pre-covid, con la presenza complessiva di 303 milioni di visitatori, l’occupazione di  3,2 milioni di persone e con un impatto economico generato di 275 miliardi di euro, contribuendo in questo modo per 167,2 miliardi di euro al Pil mondiale.

E quindi ripartiamo con il fulgido esempio della Fiera di Milano che, in collaborazione con un team di esperti e in sinergia con i principali players del settore, ha lavorato alla realizzazione di un Protocollo per il contenimento della diffusione del nuovo coronavirus” che traccia linee guida concrete finalizzate a garantire una ripartenza del settore fieristico, nel pieno rispetto della normativa in essere e tenendo in considerazione l’evoluzione epidemiologica e le conseguenti disposizioni: nuove modalità di ingresso, affinate ulteriormente le linee guida per la gestione dei flussi dei visitatori, dalle fasi di preregistrazione, all’arrivo presso i quartieri fieristici e congressuali, passando attraverso percorsi strutturati più ampi e regolari che possano guidare il visitatore all’interno dei padiglioni, le aree comuni e i punti di ristoro. Da segnalare anche il lancio di Fiera Milano Platform, una nuova piattaforma dedicata a tutta la community delle filiere di riferimento: espositori, visitatori, buyer, giornalisti, blogger e opinion leaders. Un sistema innovativo e integrato che, gradualmente, a partire da settembre, renderà più agevole l’interazione tra compratori e aziende. Il progetto prevede un insieme di servizi che vanno dal  forte rafforzamento dei contenuti dei siti e dei social legati alla manifestazione, per documentare al meglio, attraverso immagini e testimonianze. i trend e i prodotti, alla sinergia tra incontri fisici e digitali (webinar sopra tutto), e alla produzione di cataloghi ridisegnati per la presentazione e la vendita dei prodotti degli espositori. L’esperienza diventa ‘phigital’, con la realizzazione di nuovi formati contemporaneamente digitali e in presenza di pubblico. L’esempio di come l’Italia si ingegna con intelligenza, competenza e prontezza, dando solide basi ad un recupero economico e sociale.

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