Sempre più avocado a tavola, e arriva anche quello made in Italy

Le vendite crescono del 35%, come anche tutta la frutta tropicale e molte aziende , dal Salento alle pendici dell’Etna, si stanno convertendo a questo tipo di coltivazioni

Dategli qualche anno e l’avocado diventerà il frutto tropicale più venduto al mondo. Lo afferma un rapporto firmato da Ocse e Fao, basandosi da un lato sull’impennata della domanda globale e dall’altro sul boom della produzione, che dovrebbe triplicare entro il 2030. Anche in Italia le vendite di avocado continuano a espandersi in modo significativo (oltre il 35% in più anno su anno) così come crescono le importazioni che, secondo Fruitimprese, sono aumentate del 49% nel primo semestre 2021, per un controvalore di oltre 49 milioni di euro. E c’è ancora un ampio bacino di consumatori da conquistare visto che 85 famiglie su cento ancora non l’hanno acquistato.

Si stima che i volumi di vendita aumenteranno del 45-50% in un triennio, facendo da traino a tutto il mondo della frutta esotica. Un mercato fiorente, dove si assiste a una crescita dell’offerta e dei brand. Ai big internazionali (come Chiquita e Dole) si stanno affiancando marchi specializzati, come Figaro Filiera Italia, del gruppo McGarlet che ha investito sulla produzione di frutta esotica nel nostro Paese già dal 2012.

Da prodotto stagionale e “curiosità” per appassionati, la frutta esotica è diventata una presenza regolare in Gdo: la frutta esotica interessa, come dimostra il continuo ampliamento dell’assortimento che si è arricchito con quella ottenuta da una filiera etica e sostenibile: dalle banane Dole certificate Rainforest Alliance all’ananas Dolcetto Alce Nero, biologico e Fairtrade, frutto di un progetto di cooperazione internazionale promosso in Togo dall’azienda Brio insieme a Coopermondo e Federcasse. L’ultima novità sono le versioni snack: mango, cocco, ananas o mix esotici proposti in coppette monouso, già tagliati e pronti da gustare.

Il frutto esotico che va per la maggiore resta, comunque, l’avocado. I consumi aumentano da anni (+40% nell’ultimo triennio) e hanno un grande potenziale di crescita perché sono ancora bassi rispetto agli altri Paesi europei (400 grammi pro capite annui contro i 2 kg dei francesi). L’avocado è anche il frutto tropicale più coltivato nel nostro Paese ed è il capostipite di “quell’esotico italiano” che rappresenta uno dei trend emergenti del panorama ortofrutticolo. I consumatori mostrano una spiccata preferenza per il “made in Italy” tanto che il 61% li acquisterebbe al posto di quelli d’importazione, ha rivelato un sondaggio Coldiretti-Ixè. Questo scenario, unito alla maggior remuneratività di questi frutti rispetto ad agrumi od olive, ha spinto molti imprenditori agricoli del Mezzogiorno (soprattutto in Sicilia e Puglia) a introdurre avocado, mango, papaya e litchi, arrivati ormai a oltre un migliaio di ettari, secondo Coldiretti.

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