Settore agrituristico in ripresa dopo la pandemia: secondo le anticipazioni del rapporto annuale sulle tendenze del settore, per quanto riguarda i ricavi il 70% delle aziende ha riscontrato la ripresa, ma il dato più importante è che il 42% dichiara addirittura un forte aumento di domanda rispetto anche al pre-pandemia.
Tra i servizi si è consolidato il ruolo della vendita diretta su cui punta il 52% delle aziende e di queste il 37% ha predisposto nuovi servizi. Alloggio e ristorazione restano i punti di forza della richiesta, ma si va verso la destagionalizzazione della domanda (a settembre e ottobre record di presenze). Consolidata anche la domanda di clienti di prossimità: oltre il 70% del campione dichiara di aver fidelizzato in occasione della pandemia. Al consolidamento della domanda interna si alterna il ritorno degli ospiti europei, sempre di più con famiglie e bambini (+47%) e coppie (+43%) con una durata media dei soggiorni che sarebbe cresciuta. Secondo il rapporto il 31,3% della domanda arriva dalla stessa regione di provenienza, il 49,2% da altre regioni mentre il 18,9% delle presenze è stato segnato dall’Ue e solo lo 0,6% da paesi Extra-Ue complici le difficoltà a viaggiare con le nuove regole di quarantena.
Tanti i nuovi servizi attivati dalle aziende, tra questi si implementano la vendita diretta e la proposta di ospitalità per lunghi periodi con pacchetti personalizzati. Tra le richieste degli agrituristi il 27,1% richiede maggiore autonomia (appartamento con cucina e lavatrice), il 21,6% chiede più garanzie rispetto ai protocolli Covid, il 22,3% spazi esterni a uso privato. Sul 2022 oltre il 70% delle imprese agrituristiche italiane ritiene che il mercato sarà stabile o in crescita.